La pasta è sempre stata simbolo di convivialità ed è difficile stabilire da quanto tempo sia stata inserita nel nostro paese. C’è chi afferma che fu proprio Marco Polo a farla conoscere di rientro dal suo viaggio in Cina. In realtà a Genova era già stata depositata da anni, negli archivi della città, la preparazione dei maccheroni.
Andando a ritroso nel tempo fin dal primo millennio a.C. a Roma si realizzavano varie pietanze a base di pasta.
Bologna, l’antica Felsinea, conosciuta come la città delle 3 ”t” (tortellini, torri e tetti) divenne la città di sviluppo ed espansione della pasta fresca, da lì si estese in tutto il territorio Emiliano-Romagnolo. Bologna divenne anche la città simbolo dell’eccellenza culinaria di tutto il mondo. Tanto che il grande Pellegrino Artusi, romagnolo di nascita, afferma, in un passaggio nel suo omonimo libro di ricette, ”QUANDO SENTITE PARLARE DELLA CUCINA BOLOGNESE FATE UNA RIVERENZA, CHE SE LA MERITA”.
Nel 1400 nacquero i primi pastifici di sfoglia e pasta ripiena. Questo portò la pasta a casa di tutte le famiglie italiane, divenendo sinonimo di semplicità e di tradizione. Tagliatelle, tagliolini, losanghe, tortellini, tortelloni, ravioli: con farina, uova ed un grande ingegno le Rezdore Emiliano-romagnole hanno sapientemente mantenuto viva la tradizione della PASTA ALL’UOVO.
LABORATORIO GRAZIOSI cerca di mantenere le antiche tradizioni nella produzione e nella ricettazione. Con elevato apporto di uova ed una lavorazione artigianale cerchiamo di dare una qualità che possa raggiungere livelli eccellenti anche nel senza glutine.